Nell’odierno contesto del mercato immobiliare, i proprietari di case sono sempre più spesso posti dinanzi a un bivio ricorrente: optare per affitti brevi o lunghi?
La scelta può avere un impatto significativo non solo sul rendimento finanziario dell'immobile, ma anche sulla gestione quotidiana e sulle responsabilità del proprietario.
Proviamo a sintetizzare i principali aspetti caratteristici in questo quadro di sintesi.
Gli affitti brevi hanno subito una vera e propria esplosione negli ultimi anni, grazie soprattutto all'avvento di piattaforme online dedicate a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta in questo settore.
Come suggerisce il suo stesso nome, questa forma di locazione prevede l'affitto di un immobile per periodi che vanno da pochi giorni a qualche mese.
L'attrattiva principale degli affitti brevi risiede nel loro potenziale di generare un reddito significativamente più elevato rispetto agli affitti tradizionali a lungo termine.
Uno dei vantaggi più evidenti degli affitti brevi è la flessibilità che offrono ai proprietari.
Con questo tipo di locazione, infatti, i proprietari mantengono un maggiore controllo sull'immobile, potendo accedervi più frequentemente per manutenzione o per uso personale.
Inoltre, la brevità dei soggiorni permette di adeguare rapidamente i prezzi in base alla domanda stagionale o agli eventi locali, massimizzando così i profitti ed evitando che i canoni di locazione rimangano congelati negli anni.
Un altro aspetto positivo degli affitti brevi è la possibilità di diversificare il rischio.
Anziché dipendere da un unico inquilino a lungo termine, i proprietari possono cambiare più frequentemente la loro controparte, riducendo il rischio di eventuali mancati pagamenti o problemi con un singolo affittuario.
Tuttavia, ricorrere agli affitti brevi non è approccio privo di insidie, soprattutto se gli affitti hanno una durata molto contenuta, elemento che si traduce in un carico di lavoro notevole per il proprietario che, dinanzi a questo impegno, sceglie spesso di affidarsi a servizi di gestione professionale, che ovviamente comportano dei costi aggiuntivi.
Un altro aspetto da considerare è la variabilità del reddito.
Anche se è vero che gli affitti brevi possono generare guadagni superiori, spesso possono essere meno prevedibili rispetto a un affitto lungo e aprire le porte potenziali a periodi di mancata locazione.
Ad ogni modo, al di là di queste accortezze, buona parte dei proprietari ritiene che i benefici degli affitti brevi superino gli svantaggi.
La possibilità di guadagni più elevati, combinata con la flessibilità e il maggiore controllo sull'immobile, rende questa opzione particolarmente attraente, soprattutto in località turistiche o in grandi città universitarie.
D'altra parte, gli affitti a lungo termine offrono una stabilità e prevedibilità che alcuni proprietari potrebbero preferire.
Con un contratto di locazione tradizionale il proprietario può infatti contare su un reddito fisso mensile per la durata del contratto, solitamente di diversi anni, rendendo questo tipo di affitto più leggero in termini di impegni gestionali.
A parità di altre condizioni, gli affitti lunghi possono essere particolarmente vantaggiosi in aree residenziali stabili, dove la domanda di alloggi a lungo termine è costante.
Tuttavia, anche gli affitti lunghi presentano delle sfide.
La principale è il rischio di incappare in inquilini problematici, che possono causare danni all'immobile o ritardare i pagamenti.
In questi casi, le procedure di sfratto possono essere lunghe e costose.
Inoltre, i proprietari hanno sovente meno flessibilità nell'adeguare i prezzi alle condizioni di mercato e nell'accedere all'immobile per uso personale.
Proprio per questi motivi, se desideri saperne di più su questi temi o desideri avere un supporto qualificato per l’affitto, puoi sempre fare riferimento a noi!
Il nostro consiglio: perché conviene affittare a studenti
Tutto ciò premesso, se anche tu, come proprietario, ti trovi di fronte al bivio se optare per affitti brevi turistici o affitti di lungo periodo, sappi che in gran parte dei casi la strada preferenziale conduce all’affitto a studenti, approccio che può combinare i vantaggi di entrambe le modalità , minimizzandone i rischi.
Proviamo a riepilogare in questa tabella perché conviene:
Vantaggio | Descrizione |
---|---|
Maggiore stabilità finanziaria | Gli studenti potrebbero non avere un flusso reddituale proprio, ma possono comunque contare sul sostegno dei genitori, che possono intervenire anche come garanti. I pagamenti mensili sono tendenzialmente regolari e, proprio grazie al supporto familiare, si sperimenta un minore rischio di morosità . |
Durata ottimale del rapporto | L’affitto a studenti ha una durata pari al ciclo di studi o all’anno accademico, tipicamente per 10-12 mesi. In caso di mancato rinnovo, non si avranno certamente tante difficoltà nel trovare nuovi inquilini. |
Costanza della domanda | La domanda di affitti per studenti è prevedibile e si avvantaggia di un ricambio naturale. Spesso i nuovi inquilini arrivano attraverso il passaparola o mediante piattaforme specializzate, dedicate proprio a garantire adeguata soddisfazione in questo settore. |
Minore usura della casa | Rispetto agli affitti brevi turistici, quelli per studenti espongono il proprietario della casa a un minore costo di manutenzione ordinaria, alla ridotta necessità di interventi di pulizia e a un minore turnover di inquilini. |
Semplificazione della gestione | Non vi sono costanti esigenze di check-in e check-out come nel caso degli affitti brevi turistici. Ci sono inoltre minori costi di gestione e procedure amministrative e contrattuali standardizzate e tipizzate. |
Migliore redditività | Infine, non possiamo non sottolineare come la redditività del settore sia costante, con minori periodi di vacancy e costi operativi più ridotti rispetto all’affitto breve. |
Per questi motivi, l'affitto a studenti rappresenta una scelta strategica ottimale per i proprietari immobiliari, offrendo un equilibrio ideale tra redditività e gestione sostenibile.
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